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Architettura vernacolare

Borghi del Tirreno e Relax

Tra i tantissimi viaggi che possiamo fare, sicuramente almeno una volta nella vita tutti abbiamo desiderato una meta rilassante e sentito il grande bisogno di staccare la spina, di fare un viaggio antistress per riposarci e rilassarci nel modo migliore possibile.

Esistono alcune mete che assicurano questo tanto agognato relax: eccone sette dove non ci si può pentire di aver passato qualche momento nella pace dei sensi (da Nord a Sud del Tirreno): San Nicola Arcella, Diamante, Fiumefreddo, Nocera Terinese, Gioia Tauro, Palmi, Scilla.

SAN NICOLA ARCELLA

…Iniziamo a rilassarci veramente alla Torre di San Nicola Arcella. Costruita durante il vicereame spagnolo da Carlo V per difendere le coste dagli attacchi dei turchi, si trova su un contrafforte per sorvegliare e proteggere la baia. Una solida torre costruita nella roccia, che sorveglia il borgo e il mare. I colori del Mediterraneo sono perfetti qui per trascorrere le vacanze compiendo splendide incursioni con la barca a vela. È il mare che si è innamorato di questo lembo di Calabria e come dargli torto: questo mare è cristallino e ha spiagge meravigliose.

Torre Crawford all’altro capo della Baia

Oggi la torre, dopo aver cambiato diversi proprietari e aver rischiato di diventare un circolo nautico e un ristorante, è di proprietà di una famiglia di Napoli, che ha recentemente presentato un progetto per trasformarla. I colori profondi della Torre Saracena offrono uno sguardo pieno di quiete e silenzio, e fino a qualche decennio fa c’era ancora qualcuno nel centro storico del paese (che all’epoca si chiamava Casaletto), che ricordava un posato e aristocratico signore anglosassone che veniva a trascorrervi l’estate per dedicarsi alla scrittura, il famoso scrittore Crawford. Il romanziere torna spesso a San Nicola, dove completò uno dei suoi ultimi romanzi ‘Il rubino della diva’ (1907), soggiornandovi alla ricerca di luoghi e tracce del passato medievale di questa zona, cornice ideale per i suoi racconti intrisi di mistero…

DIAMANTE

C’è poi l’isola di Cirella, di fronte a Diamante. Ci troviamo nella natura selvaggia e incontaminata della Calabria, cosa chiedere di più per la pace dei sensi? Un’isola tutta da scoprire, piena di risorse e di luoghi incantati con panorami da mozzare in fiato. Da qui è impossibile tornare stressati.

Un vero e proprio eden dal fascino tutto suo. Diamante è il luogo perfetto per chi cerca una vacanza dove mare, sole, relax e divertimento siano al primo posto.

Isola di Cirella (Diamante, CS)

La sua fama di Buen Retiro è dovuta anche alla cultura Calabrese che è rimasta fra la popolazione e si rispecchia in magnifici scorci da visitare.

Da rifarsi gli occhi con le gigantesche montagne del Pollino alla sue spalle, con un’atmosfera, dove il traffico cittadino non potrà che essere solo un lontano ricordo.

FIUMEFREDDO

Di certo una delle mete più relaxing di sempre, fra mare e vigneti è Fiumefreddo, in Calabria. Immersi nella meditazione, nei paesaggi collinari, o al mare su confortevoli pedalò che navigano lenti sulle lunghissime spiagge.

E’ una zona della Calabria, questa, molto meno turistica dove il relax è davvero allo stato puro. Provare per credere.

Archi diroccati nel borgo di Fiumefreddo

Conosciuta come parte della c.d. costiera dei cedri, è una delle mete dal turismo più giovane, una delle ultime scoperte tra le location maggiormente ambite. Un luogo che offre opportunità uniche al mondo in quanto a relax, tra meravigliose spiagge, campagne assolate ed agrumeti ancora inesplorati.

Piazza a Fiumefreddo

NOCERA TERINESE

Come non pensare a una di quelle mete che saltano subito in mente quando si pensa a un’oasi di pace relax? Certo, stiamo parlando proprio di ciò che pensate: una costa lunga e ricca di spiagge, la destinazione sognata da tutti gli aspiranti vacanzieri.

Un paradiso quasi tropicale immerso fra spiagge di un bianco candido come la neve e acqua turchese come il cielo. Una località in particolare da non perdersi è Nocera Terinese.

Scorcio di Mar Tirreno (Nocera Terinese)

Si trova nel Mar Tirreno, a sud di Fiumefreddo, vicino alle coste di Lamezia Terme e Pizzo Calabro, di certo non una delle prime località che ci si immagina. Tuttavia, Nocera Terinese è un paradiso in terra dove la vita scorre a ritmo lento dinnanzi al paesaggio calabrese della Valle del fiume Savuto, rappresenta senza dubbio una delle mete verso le quali immagina di volare se si cerca una vera alternativa alle solite destinazioni. Qui si può gustare l’omonimo vino del Savuto DOC.

GIOIA TAURO

E’ il luogo della Stroncatura, una deliziosa e amarognola pasta integrale della piana vicino a Gioia Tauro, la seconda pianura più grande della regione, racchiusa tra il Mar Tirreno, il Monte Poro e l’Aspromonte.

Fronte del Porto a Gioia Tauro

Qu il relax è massimo, in uno dei bellissimi agriturismi del fertile centro agricolo, ricco di agrumeti e ulivi secolari. Le due città principali del luogo, Gioia Tauro e Palmi, si contendono la paternità della Stroncatura, un momento di quiete a tavole per gustare una celebrità della cucina locale. Se vuoi mangiare però quella vera devi andare a Gioia Tauro. La Stroncatura arrivò a Gioia Tauro, pare, nel 1919, portata direttamente da Atrani, paese della Costiera Amalfitana. Alcuni mercanti venivano a Gioia perché, all’epoca, il paese era un’importante arteria mercantile.

Meglio gustare la pasta davanti al meraviglioso pontile del porto sul mare violetto di Gioia Tauro…

PALMI

Se si tratta di Palmi, è una destinazione a cui non possiamo non fare un pensierino quando si tratta di scegliere la vacanze, e che gode di numerose attrazioni spassosi e distensivi allo stesso tempo.

Scampagnate allegre fra le boschi e un incantevole entroterra, con cascate da restare a bocca aperta. È quello che troverete nel Parco Naturale dell’Aspromonte, regione storica dalle spalle di Palmi, principalmente rurale e montana, a pochi passi da ambite mete sciistiche come Camigliatello.

Monte S. Elia (Palmi)

L’Aspromonte è uno parchi naturali più accidentati d’Europa, luogo ricco di grotte in cui perdersi, ritrovarsi e ritornare continuamente. Il luogo è per definizione il luogo dell’avventura. Località da sogno, appena sbarcati vi meraviglierete di trovare una regione dove tutto appare totalmente incredibile. Un paesaggio mozzafiato capace di donare al visitatore una pace interiore di una profondità unica e irripetibile.

SCILLA

Una Collina incantata, un promontorio dominato dal castello Ruffo, fianchi di montagna verdi e rigogliosi dell’Aspromonte alle spalle, boschi e improvvisi precipizi dietro Scilla, in cui avventurarsi dopo pranzo.

Castello Ruffo

La cittadina di Scilla, oltre a disporre di una lunga costa (Rena Grande) e di numerose spiagge rocciose che si alternano dal lato del quartiere di Chianalea, ha il privilegio di disporre di molte ore di luce quotidiana.

Consigliata la discesa ripida di Chianalea, uno spicchio di costa incastrato tra i vicoli in cui si incontrano ristoranti deliziosi e verande affacciate sul mare terso…

Si trova nell’estrema parte su del Tirreno calabrese questo stupendo parco naturale, silenzioso ma allo stesso incantevole, in cui ci si può smarrire fra i vicoli del paesino avvolti dalla vasta natura incontaminata dell’Aspromonte.

Chianalea
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Architettura vernacolare

Roghudi, architettura fantasma

C’è una Calabria greca, terra di miti, isolata, selvaggia, rurale. Ospitale e spirituale. Greco nel paesaggio, nel cibo, nelle tradizioni religiose, nell’artigianato, negli idiomi: tra l’Aspromonte e lo Ionio, dove molti anziani parlano ancora la lingua di Omero!

Si può citare il Borgo antico Gallicianò, che è un piccolo borgo interamente ellenofono. Qui vi è un lembo di Calabria così vicino allo Stretto, che è greco anche nella toponomastica, ma soprattutto nella manifestazione del sentimento di “filoxenia”, amore per lo straniero, concetto ancestrale di ospitalità, come lo concepivano i greci nell’antichità …

LA CALABRIA DELLA “FILOXENÌA”

Nell’area grecanica (che conserva profonde tracce bizantine), da Pentedattilo a Bova, passando per Amendolea, Gallicianò, Roghudi, Chorìo, Roccaforte, Condofuri, Palizzi, Staiti, Sant’Agata del Bianco, Brancaleone, fino ad Africo, lo straniero è una divinità.

Roghudi, panorama

Per i nostri scopi concentreremo un po’ di attenzione su Roghudi, il motivo è legato alla sua architettura puramente “vernacolare”, nel senso che qui la bellezza del borgo, per quanto fantasma ed abbandonato, nasce dalla relazione continua di ogni casa con ogni altra casa, di cui occorreva rispettare il profilo (l’aggetto e la prospettiva e lo spazio già occupato). Ma anche dalla relazione con la montagna e con la valle, la prima è occupata nella zona della cresta del monte, la seconda (la valle) è dominata dall’alto come da un rapace che incombe sul letto del fiume sottostante…

Valle di Roghudi

Anche la natura ed il borgo sono come un ospite oggetto di “filoxenia”. E come tale va trattato. Non stupitevi, quindi, se nell’area grecanica della Calabria si può ricevere un invito a pranzo dalla gente del posto: c’è una “lestopitta” (pane azzimo alla greca), sempre pronta per essere farcita in ogni casa.

Architettura vernacolare di Roghudi, armonia tra natura e case

E certamente, alcuni dei residenti che incontrerete per strada vi guideranno alla scoperta dei luoghi, raccontandovi storie e leggende. È il loro benvenuto.

TURISMO ESPERIENZIALE DELL’ASPROMONTE

Il viaggio verso Roghudi e verso la sua architettura di paese fantasma, va preparato con cura, richiede un approccio consapevole e partecipativo: è un turismo lento, esperienziale. Gli uffici turistici locali forniscono preziose informazioni.

Parco dell’Aspromonte

Questo antico villaggio greco fantasma ha da far segnalare che le strade verso di esso, all’interno del Parco Nazionale dell’Aspromonte – regno della Sibilla –, sono impervie, la valle vertiginosa. Dal paesino Roghudi alla costa, infatti, si va su e giù tra cupole di roccia con pendenze di mille metri.

Un ambiente meraviglioso, in prospettiva aerea e che offre panorami meravigliosi.

Roghudi, scorcio e prospettiva

In lontananza l’Etna, Stromboli e Vulcano. Ma anche paesaggi lunari: gelsi e ginepri tra i calanchi. E il fiume più bello del mondo: l’Amendolea.

Nelle vicinanze di Roghudi infatti si trova il parco archeologico urbano di Brancaleone Vetus (“antico”), il quale si affaccia sulla cosiddetta “Valle degli Armeni” e sui suoi borghi.

Brancaleone Vetus

Più lontano lo sguardo spazia dalla nuova Africo alla marina di Bruzzano, sulle piantagioni di bergamotto, su viti antiche e ulivi secolari.

Comunque nei pressi di Roghudi, le capre autoctone, in equilibrio sulle ripide pareti dei monti, tra piccoli gruppi di case abbandonate, hanno una bellezza preistorica.

IL MARE DI CORRADO ALVARO

Il mare vicino a Roghudi è come non l’avete mai visto prima. Inutile dire che sono i Caraibi: nelle marine greche di Calabria “il mare deserto giace come un dipinto di bambino sulla costa arcuata, bianca e solitaria”, scriveva Corrado Alvaro, famoso scrittore originario di San Luca.

Roghudi, via d’accesso

Sulla spiaggia sabbiosa, da Melito a Brancaleone, sarà facile seguire la schiusa delle tartarughe: gli ambientalisti dell’associazione Caretta Turtle Calabria Conservation vi guideranno nell’esplorazione.

Un Interno di Roghudi, dal borgo fantasma

In questo modo il tuo viaggio in Calabria diventerà anche una vera esperienza della ricchezza del mare e un’occasione per imparare cose nuove.

NEL CIRCONDARIO DI ROGHUDI: PENTEDATTILO

La Calabria greca è “come una reliquia” di 2500 anni fa.

I pastori locali sono come depositari di segreti e antiche conoscenze. Ad esempio, la musica e le tarantelle “ricordano le danze sacre dei greci”.

Pentedattilo

Per questo è stato recuperato il borgo di Pentedattilo (si tratta di poche case arroccate su una roccia che si staglia come una mano gigantesca)… Scoprirete che il suo nome è la stessa parola greca per una mano con cinque dita!

Oggi, Pentadattilo riprende vita grazie all’impegno dell’associazione Pro Pentedattilo.

Ora c’è un bar, negozi, un ostello e un popolare hotel. Ogni anno il Pentedattilo film fest porta in scena operatori cinematografici internazionali. E tanti visitatori appassionati: solitamente dal 26 al 31 agosto.